Le zecche del cane e del gatto sono molto piccole e spesso invisibili ad occhio nudo, ma sono in grado di attaccarsi all’animale e succhiarne il sangue fino a riempirsi. Prediligono ambienti con umidità elevata e temperature miti, ma si possono trovare anche in altri luoghi. Le zecche sono in grado di trasmettere varie malattie, tra cui la malattia di Lyme, in grado di causare gravi problemi di salute ai cani e agli esseri umani.
A cura di Frontline
LE PRINCIPALI SPECIE DI ZECCHE CHE ATTACCANO IL CANE E IL GATTO
Le zecche sono diffuse in tutto il mondo. Le specie conosciute sono circa 900, raggruppate in due famiglie principali: le Ixodidae (zecche dure) e le Argasidae (zecche molli).
ZECCHE DURE E ZECCHE MOLLI
Le zecche dure, così chiamate perché dotate di uno scudo dorsale chitinoso, sono le più numerose. Dopo il morso, restano attaccate all’ospite per giorni o settimane, allo scopo di compiere il proprio pasto di sangue. Le zecche molli, sprovviste del caratteristico scudo dorsale, si nutrono prevalentemente del sangue di uccelli e pipistrelli; in genere, concludono il pasto di sangue nel giro di poche ore. La più comune nel nostro territorio è la Argas reflexus, la cosiddetta “zecca del piccione”.
ZECCHE BRUNE E ZECCHE DEI BOSCHI
Le principali specie di zecche che infestano il cane e il gatto sono sostanzialmente due: la Rhipicephalus sanguineus, comunemente nota come zecca bruna del cane, e l’Ixodes ricinus, la zecca dei boschi. La zecca bruna del cane è la più diffusa in assoluto. Ha grandi capacità di adattamento a diverse condizioni ecologiche e climatiche, a tal punto da poter sopravvivere sia in zone urbane che rurali. È facile trovarla tra le cataste di legna, ma può nidificare anche in casa, ad esempio dietro il battiscopa, tra le fessure dei muri o nelle cavità delle tapparelle. Sebbene il cane sia il suo ospite primario, può infestare anche altri mammiferi, uomo compreso. Come il nome suggerisce, la zecca dei boschi vive abitualmente negli ambienti boschivi, ricchi di cespugli, prati incolti e letti di foglie secche, con una preferenza per le zone collinose e montane fino a 1300 metri di altitudine; può tuttavia sopravvivere in qualsiasi area umida e ombreggiata. Le larve di zecca dei boschi stazionano a livello del suolo e attaccano esclusivamente uccelli e piccoli roditori. Una volta adulte, tuttavia, possono parassitare mammiferi come l’essere umano, cani e gatti.
DA DOVE VENGONO LE ZECCHE DEL CANE E DEL GATTO?
Nei giardini, nei prati, nei boschi, al parco, i cani e i gatti sono esposti a diversi parassiti, tra cui le zecche. Le zecche svolgono gran parte del loro ciclo nell’ambiente e salgono sull’animale per compiere il pasto di sangue. Le zecche che vediamo sui nostri cani e gatti provengono quindi dall’ambiente, dove sono attive praticamente per tutto l’anno, in tutte le zone del nostro Paese.
IL CICLO DI VITA DELLA ZECCA
Indipendentemente dalla specie di zecca, gli stadi evolutivi sono gli stessi: la schiusa delle uova di zecca dà vita alle larve, che si evolvono dapprima in ninfe e, successivamente, in esemplari adulti. Il ciclo biologico delle zecche su gatti e cani può compiersi su un solo ospite oppure su due o tre ospiti diversi.
MALATTIE TRASMISSIMIBILI DALLE ZECCHE
MALATTIA DI LYME
Infezione batterica che colpisce il cane e l’uomo, la malattia di Lyme è trasmessa dalla zecca Ixodes Ricinus. I segni clinici includono zoppia, perdita di appetito, affaticamento
BABESIOSI
I sintomi sono febbre, anoressia, deterioramento delle condizioni generali. Vi può essere shock, coma o morte dopo meno di un giorno di letargia, soprattutto nei cuccioli di poche settimane d’età.
EHRLICHIOSI
Malattia infettiva che colpisce i globuli bianchi e danneggia il sistema immunitario. I sintomi includono febbre, depressione, dimagrimento e perdita di appetito. È trattabile con gli antibiotici.
FEBBRE BOTTONOSA DELLE MONTAGNE ROCCIOSE
Trasmessa dalla zecca Rickettsia rickettsii. È caratterizzata da febbre, anoressia, tosse, zoppia, depressione, vomito, diarrea. Se non trattata adeguatamente e in tempo, può essere mortale.
ANAPLASMOSI
Nota anche come febbre canina. I sintomi includono febbre alta, dolori muscolari, debolezza, nausea e vomito. In casi rari, il cane può manifestare disturbi neurologici.
HEPATOZOONOSI CANINA
È una malattia parassitaria trasmessa attraverso l’accidentale ingestione di zecche infette. Causa febbre, perdita di appetito, dimagrimento, letargia e anemia.
SINTOMI DELLA PUNTURA DI ZECCA SU CANE E GATTO
I principali segni di una possibile infestazione da zecche nel cane o nel gatto sono i seguenti:
– Febbre
– Zoppia
– Perdita dell’appetito
– Tosse
– Improvvisa comparsa di dolore ad un arto o in altre sedi del corpo
– Artrite o tumefazione articolare
– Letargia o depressione
Le zecche sui cani causano anche sintomi specifici, localizzati nella sede del morso. L’area è infatti interessata da un prurito intenso e costante, al quale può accompagnarsi un eritema circoscritto. In corrispondenza della puntura, la pelle dell’animale può inoltre lacerarsi e iniziare a sanguinare, fino a provocare una piccola emorragia locale.
Se si sospetta che il proprio animale sia stato morso da una zecca, occorre contattare immediatamente il veterinario per programmare una visita e un esame del sangue. Quando si asporta una zecca, è utile conservarla in un contenitore affinché il veterinario possa esaminarla per determinarne la specie. Rimuovere le zecche con le apposite pinzette, mai con le mani.
COME ELIMINARE LE ZECCHE DALL’AMBIENTE
Solo una corretta applicazione mensile di un antiparassitario di rapido effetto e di lunga durata consente un’adeguata protezione antiparassitaria nel cane e nell’ambiente.
È possibile prevenire le infestazioni da zecche seguendo alcuni accorgimenti:
Curare il giardino
Eliminare dal proprio giardino l’habitat delle zecche tagliando regolarmente l’erba, rimuovendo le foglie e potando i cespugli.
Evitare i vivai di zecche
Evitare l’erba alta e il sottobosco, tenere il proprio animale lontano da questi “vivai” di zecche.
Controlli periodici
Esaminare il cane e il gatto verificando la presenza di zecche sull’animale. Benché le zecche preferiscano la testa, il collo e le zampe dell’animale, è consigliabile esaminarne tutto il corpo.
[Fonte: Frontline]